Le principali tecniche di ricamo: le più interessanti e alla moda

Le principali tecniche di ricamo: le più interessanti e alla moda

Maggio 13, 2025 Off Di Redazione

La produzione artigianale e il ricamo stanno ottenendo un ruolo sempre più da protagonista nel mondo della moda. La tecnica artigianale capace di infondere autenticità, bellezza e significato ai capi d’abbigliamento.

Il ricamo è sulle passerelle dell’alta moda, nei capi personalizzati, nei dettagli che rendono unici capi altrimenti anonimi.

Ed è proprio in questo contesto che riscoprire le principali tecniche di ricamo diventa non solo interessante, ma anche utile per comprendere quanto vasto sia e come possa essere sfruttato al meglio nel campo della moda.

Il punto croce: ordine, geometria e memoria

Tra le tecniche più note e amate, il punto croce è riconosciuto sia per la sua semplicità sia per la sua estetica inconfondibile.

Ogni motivo nasce da una griglia ordinata di X, cucite su una tela appositamente preparata con trama regolare. La precisione richiede che ogni punto combaci perfettamente con gli altri per dar vita a disegni nitidi, spesso ispirati a motivi floreali, alfabeti decorativi, animali o scene tradizionali.

Nonostante l’apparente semplicità il punto croce ha un potenziale creativo sorprendente, che lo rende amato sia nel campo della biancheria da tavola, ma anche nei capi destinati ai bambini, oltre che agli adulti. Qualunque sia la destinazione finale la scelta dei filati, delle tonalità, delle sfumature può rendere ogni lavoro unico, anche partendo da uno stesso modello.

Il punto francese: piccoli nodi dal grande effetto

Tra le tecniche più interessanti spicca il ricamo punto francese, conosciuto per il suo caratteristico effetto tridimensionale. A differenza di altri punti che si muovono linearmente sul tessuto, il punto francese si sviluppa in altezza: si realizza arrotolando il filo attorno all’ago e fermandolo con un punto serrato, fino a formare un piccolo nodo.

Questa tecnica è legata in parte al mondo del punto croce, ma se ne discosta per il suo spirito più libero e giocoso. La grandezza del nodo dipende da diversi fattori: il tipo di filo scelto, il numero di giri eseguiti e la tensione del punto. Anche la disposizione dei nodi può variare: possono essere isolati, raggruppati in motivi floreali o utilizzati per riempire intere superfici con texture irregolari e dinamiche.

Il punto francese è particolarmente amato per l’abbigliamento e viene usato su tessuti di vario genere per creare decorazioni attente. Si può usare sia per la creazione di biancheria da letto, da tavola, sia come soluzione estetica per i capi moda con disegni originali, con un’aria tra il classico e lo sbarazzino.

Il punto erba: la linea sottile del disegno a mano

Se il punto croce è geometrico, il punto erba è invece lineare, fluido, quasi pittorico. Questa tecnica viene utilizzata per seguire i contorni dei disegni, creare scritte o motivi delicati. Si realizza tracciando una serie di piccoli punti leggermente sovrapposti, che danno vita a un effetto continuo, simile a una linea tracciata con la penna su carta.

Il punto erba è tra i più versatili, ideale per delineare foglie, steli, ma anche per definire bordi e decorazioni. Si adatta bene sia ai ricami più tradizionali che a quelli moderni, ed è molto apprezzato anche nel ricamo su lino o cotone leggero.

Il punto pieno: riempimento e intensità cromatica

Quando si vuole dare corpo a una figura, il punto pieno è la tecnica giusta. Come suggerisce il nome, si utilizza per riempire interamente delle aree del disegno, spesso con passaggi sovrapposti che creano una superficie liscia e compatta. Il risultato è simile a una pennellata densa e uniforme, ma realizzata con ago e filo.

Questa tecnica richiede pazienza e precisione, soprattutto nel mantenere la direzione dei fili costante, in modo da ottenere un effetto omogeneo. Il punto pieno è spesso impiegato per ricamare petali, frutti, animali o figure intere, e grazie alla possibilità di sfumare i colori passando da un tono all’altro, permette di creare giochi di luce e profondità molto raffinati.

Il punto catenella: movimento e decorazione

Tra le tecniche più decorative c’è sicuramente il punto catenella, così chiamato perché forma una serie di anelli che ricordano una catenella vera e propria. È perfetto per creare contorni, motivi ondulati, spirali e persino lettere. Il suo ritmo visivo, morbido e continuo, lo rende ideale per stili più decorativi e per arricchire tessuti come il velluto o la seta.

In molte culture, il punto catenella ha una lunga tradizione e viene utilizzato anche per motivi simbolici o religiosi. Nella moda contemporanea, è spesso riscoperto in chiave moderna, applicato su abiti casual o accessori per dare un tocco bohémien o retrò.